Nel bollettino del World Meteorological Organization lo stato dei gas serra nell’atmosfera, basato sulle osservazioni globali aggiornate al 2016, non è mai stato così preoccupante. Il WMO nel suo programma di osservazione globale dell’atmosfera con il Global Atmosphere Watch Programme (GAW) segue i cambiamenti dei livelli di gas serra (GHG) e funge da sistema di allarme rilevando variazioni di questi principali attori atmosferici del cambiamento climatico. I dati divulgati il 30 ottobre 2017 sono piuttosto allarmanti (Guarda il rapporto al link https://library.wmo.int/opac/doc_num.php?explnum_id=4022). Il tasso di aumento dell’anidride carbonica nell’atmosfera (CO2) negli ultimi 70 anni è quasi 100 volte più grande di quello alla fine dell’ultima era glaciale. Rspetto alla media di 10 anni precedenti al 2016 c’è un incremento del 50%. Cambiamenti atmosferici così importanti, di CO2 nell’atmosfera, non si sono mai visti. I rapidi aumenti di CO2 e di altri gas ad effetto serra (GHG) hanno il potenziale di avviare cambiamenti imprevedibili nel sistema climatico. Le cause sono legate a fattori quali la produzione umana quali le pratiche agricole intensificate, gli incrementi nell’uso del suolo e la deforestazione, l’industrializzazione e l’uso associato di energia da fonti di combustibili fossili. Nel 2016 le emissioni di CO2 provenienti dalle attività umane hanno avuto livelli record, queste insieme alle emissioni naturali del 2015 e del 2016 relative a El Niño, hanno contribuito all’aumento record della concentrazione di CO2 nell’atmosfera. Dalle più recenti ricostruzioni dallo studio dei nuclei di ghiaccio, è stato possibile osservare che i cambiamenti di CO2 non sono mai stati così rapidi come negli ultimi 150 anni e che le variazioni di CO2 del ghiaccio naturale hanno sempre preceduto le corrispondenti variazioni di temperatura, i dati geologici mostrano gli attuali livelli di CO2 corrispondenti al clima nella metà del Pliocene (3-5 milioni di anni fa) più caldo di 2-3 ° C, dove strati di ghiaccio sciolti portarono a livelli di mare 10-20 metri più alti di quelli di oggi. È arrivato il momento di muoversi perché più tempo aspettiamo a mettere in atto l’accordo di Parigi sul clima e maggiori saranno i costi e gli impegni per le necessarie riduzioni delle emissioni, tali da mantenere il cambiamento climatico entro limiti critici.