CENTRO ANTIVIOLENZA PER MINORI in Regione Lazio – Intervista alla Garante per l’Infanzia Monica Sansoni

Il primo grande passo, per la Giustizia Riparativa nel territorio della Regione Lazio, è stato compiuto e porta il segno di un lavoro appassionato e non semplice che ha visto, nel tempo, consolidarsi una squadra di professionalità e competenze ad autentico vantaggio delle comunità locali.

La DOTT.SSA MONICA SANSONI come GARANTE INFANZIA ED ADOLESCENZA REGIONE LAZIO, è la figura simbolo del nuovo scenario giuridico e sociale dell’area insediatasi nell’importante incarico dal settembre dell’anno scorso. Riminese di nascita, potrebbe dirsi latinense di adozione, per l’ampia esperienza svolta ormai da anni sul territorio laziale. Coordinatrice in provincia di Latina – dal 2012 e fino a tutto il 2020 – di uno sportello di ascolto istituzionale per minori e famiglia, in parallelo svolge l’attività per la Regione Lazio nella tutela e sostegno ai minori ed adolescenti. L’intervista che pubblichiamo per LEDmagazine ha coinciso con l’evento pubblico che lo scorso 25 febbraio ha celebrato l’apertura del primo Centro antiviolenza per Minorenni. È il varo di una realtà di assoluto valore per il territorio dell’intera regione, momento che pone l’Istituzione all’avanguardia nel panorama italiano dove si annoverano ben poche altre similari esperienze per contrastare i fenomeni delinquenziali e le diffuse fragilità sociali. 

Le riflessioni della Sansoni sono ricche di notevoli spunti che attestano già concrete prospettive di crescita socio-culturale per le comunità urbane di tutta l’area interessata. Agli spunti offerti dalla Garante, si affiancano pure le voci del Presidente del Consultorio Familiare Diocesano e dell’Avvocato Pasquale Lattari, quest’ultimo quale Responsabile del Centro.

CENTRO ANTIVIOLENZA PER MINORI in Regione Lazio - Intervista alla Garante per l’Infanzia Monica Sansoni

D – “Un sogno che diviene realtà”, così Lei ha definito il primo centro antiviolenza per minorenni della Regione LAZIO e che aprirà presto a Latina a seguito del protocollo da Lei sottoscritto con il Consultorio Familiare “Crescere Insieme” di Latina nei giorni scorsi. È proprio così?!?

Si è proprio così, un grande sogno che diviene realtà e che da tempo mi ero posta come mission.

Spesso lo dico, sento una forte esigenza, ed un profondo desiderio, di aiutare i ragazzi e le ragazze che si rivolgono a noi, in modo concreto, al fine di tutelare e proteggere realmente i loro diritti.

Con il Consultorio Familiare “Crescere Insieme” di Latina abbiamo consolidato una solida cooperazione, maturata negli anni, grazie alla quale è stato possibile far nascere un’importante Rete Istituzionale e Sociale e che sta generando l’apertura dei Centri Antiviolenza Minorile in tutte le Province del Lazio.

Sono onorata di poter far parte di un’equipe di professionisti qualificati e con una spiccata volontà di stare vicini ai nostri ragazzi.

D – Abbiamo letto che la sottoscrizione del protocollo ha avuto anche eco su agenzie stampa nazionali come ADNkronos. Cosa ha di specifico questo centro e quest’iniziativa??

Il neonato Centro per minorenni e per adolescenti è il primo del Lazio.
Offre un servizio di accoglienza, ascolto e orientamento per minori d’età vittime di reato, ponendo in essere tutte quelle tutele previste dal nostro ordinamento.
L’Istituzione del Centro vuole essere una ulteriore occasione di fattiva operatività sul campo, in rete con tutti i servizi territoriali e nell’ottica della giustizia riparativa in ambito minorile.

D – Quale risposta sta venendo dai territori della regione? Soprattutto, quali sono i progressi attesi dalla realizzazione del protocollo appena siglato su base regionale?

Anzitutto va evidenziato che, a pochi giorni dall’avvio, già ci sono richieste di famiglie ed interventi in risposta. E già questo dice tutto di come la creazione del Centro antiviolenza minorenni abbia intercettato un bisogno, una domanda di ascolto ed assistenza. E non è un caso – peraltro – che le questioni riguardino i pregiudizi derivanti da bullismo e cyberbullismo.
Inoltre la risposta dai territori è molto positiva, molte Istituzioni ed associazioni certificate, esperte in materia di violenza, si stanno proponendo in maniera massiva.
I territori hanno apprezzato moltissimo tale iniziativa che ritengono fondamentale e necessaria: “fare squadra” è il nostro motto!
In tal senso la nostra rete territoriale funge anche da connessione con tutti quei servizi che si occupano di tutela minorile. Infatti il protocollo d’intesa stilato promuove strategie di condivisione su più fronti.

D – Sono previste altre vie di supporto – pensiamo a formazione specialistico-professionale dedicata – all’impegno assunto dalla Regione con il protocollo appena siglato?

L’impegno è quello di implementare e mettere a sistema nel tempo un servizio concreto di aiuto e supporto per i minori e adolescenti vittime di reati nonché delle loro famiglie.
Nell’ambito delle numerose iniziative del Centro sono già programmati corsi di formazione al fine di contrastare la violenza minorile. I corsi saranno focalizzati su come intervenire e tutelare i minori che assistono o subiscono la violenza, su quali sono le conseguenze di un’esperienza così traumatica.
L’obiettivo è anche quello di fornire delle importanti linee guida in materia.

Il Dott. Vincenzo Serra è presidente del Consultorio familiare presso la Diocesi di Latina.

D – Il consultorio familiare diocesano di Latina è da quasi 20 anni impegnato nel nostro territorio a favore della famiglia e dei minori. Numerosi sono gli ambiti di attività. Quali energie attiva questo Centro?

Il Consultorio familiare “Crescere Insieme” della Diocesi di Latina-Terracina-Sezze-Priverno, gestito dalla Associazione “Per la famiglia” ONLUS, è un servizio della Chiesa pontina a tutte le famiglie e ai loro componenti. In particolare, siamo impegnati nel sostegno a persone in condizioni di fragilità e vulnerabilità. Negli ambiti di attività del consultorio (psicologico, etico, legale, medico), da quasi venti anni vengono svolti servizi di ascolto, sostegno, terapie brevi, accompagnamento e tutela a servizio di chi ha bisogno e chiede aiuto o ci viene segnalato. Si tratta di interventi universali – destinati a tutti – e gratuiti. È la Chiesa in uscita di cui parla sempre papa Francesco che si fa prossima alle necessità di ognuno.

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Il Centro antiviolenza per minorenni vede la collaborazione tra tutti i servizi all’interno del Consultorio. In particolare, coinvolge le attività legate a giustizia riparativa, lo sportello legale, psicologico, etico.
Inoltre, i minorenni che si rivolgeranno al Centro hanno alle spalle anche una famiglia che necessita di un supporto. Gli interventi a favore del minore non possono pertanto essere staccati dal contesto in cui lui vive e le problematiche collegate ai reati contro minorenni e adolescenti non possono essere affrontate se non con le famiglie di provenienza. Le professionalità presenti all’interno del nostro consultorio effettueranno le attività di ascolto orientando, intervenendo e anche inviando – in ragione della situazione – le persone ai servizi giudiziari e del territorio (sanitari e sociali) esistenti. Si tratta del cosiddetto “intervento a rete”, finalizzato a rispondere al meglio alle situazioni nella loro complessità.

D – Il consultorio in questi anni ha effettuato tanti interventi anche nella formazione e sensibilizzazione alle problematiche familiari e minorili. Quale è l’ambito che desta le vostre preoccupazioni maggiori?


L’ambito in cui siamo particolarmente impegnati sono le fragilità familiari e quelle adolescenziali. Vi è una vera e propria fragilità in tante famiglie e in tanti minorenni.
In primo luogo, i rapporti familiari sono allentati e spesso critici e le persone ricevono forti pressioni che fanno deviare dalle responsabilità assunte con il legame matrimoniale o stabile con il coniuge, il compagno e i figli. E le crisi dei rapporti matrimoniali sono sempre foriere di danni per i figli.
In secondo luogo, gli adolescenti spesso non sono capaci di gestire adeguatamente le loro dinamiche relazionali e sociali, aumentano le condotte bullizzanti nelle scuole (ambito su cui, negli ultimi anni, abbiamo attivato diversi interventi in svariati istituti scolastici).
Inoltre, sono in crescita le condotte devianti attuate attraverso i social. Fenomeno a cui si collegano i rischi dell’accesso alla rete, che si accentuano quando i minorenni navigano fuori da ogni controllo genitoriale.
Ognuna di queste problematiche ci chiama in causa e ci impegna già. In particolare volevo ricordare il fondamentale servizio del settore psicologico del Consultorio particolarmente impegnato nella terapia e sostegno psicologico alle famiglie ed alle persone in situazione di fragilità con molti progetti ed attività. E le richieste in questo periodo sono in costante crescita.
Il Centro antiviolenza per minorenni rappresenterà un ulteriore ambito di intervento specifico per la nostra attività.

L’Avv. Pasquale Lattari è il Responsabile del Centro antiviolenza per minorenni. È figura centrale non solo della struttura appena varata, forte di ampia esperienza maturata in anni di studio e ricerca sulla Giustizia Riparativa (suo il recente saggio omonimo, per i tipi della Key Editore).

D – Il consultorio ha sviluppato in questi anni anche diverse attività di mediazione penale e giustizia riparativa. Come si pone il Centro antiviolenza minorile all’interno di questa vostra attività?

Il Consultorio familiare “Crescere Insieme” pratica e svolge da anni la Giustizia riparativa e l’accoglienza delle vittime in particolare minorenni ed adolescenti.
L’esperienza pluriennale acquisita nella giustizia riparativa (sin dal 2006!! e l’Ufficio In mediazione..” di conciliazione e riparazione in ambito minorile della Provincia di Latina” è stato il primo ad operare nel Lazio a seguito di un protocollo con il Ministero della Giustizia Dipartimento giustizia minorile) ci ha consentito di essere capofila dell’ ATS che si è resa assegnataria e gestirà il servizio per prossimi due anni del “Centro di giustizia riparativa e mediazione penale minorile della Regione Lazio” ed effettuerà la mediazione penale per tutti i casi del Tribunale per i Minorenni di Roma riguardante quindi l’intero territorio regionale.
E dal 2017 è attivo l’“Ufficio di mediazione penale e giustizia riparativa di Latina” per la mediazione penale adulti ex lege 67 del 2014 nei procedimenti di messa alla prova (istituito con un protocollo d’intesa con il Tribunale di Latina e l’UEPE di Latina).

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Il servizio di accoglienza ed ascolto delle vittime di reati è già è svolto dai nostri operatori nelle mediazioni penali. In particolare delle vittime minorenni.

Il Centro antiviolenza per minorenni ci consentirà di effettuare quanto la legge – da qualche anno – prevede in favore delle vittime di reato: informazione, orientamento e sensibilizzazione ai loro diritti e prerogative per attivare idonee tutele ai minori.

Il Garante dell’Infanzia ed adolescenza – la dott.ssa Monica Sansoni che ringraziamo vivamente – ha voluto l’estensione di tale iniziativa alle altre province del Lazio al fine di costituire una rete di Centri antiviolenza minorile nell’intera Regione. Ed essere capofila in questa iniziativa ci responsabilizza molto.

Mi piace ricordare che applichiamo la giustizia riparativa alla conflittualità sociale (è in corso un progetto di giustizia riparativa sociale e di comunità ad Aprilia unico e peculiare con intervento del Ministero della Giustizia, il Comune di Aprilia, comitato di quartiere, istituto Rosselli, parrocchia S. Spirito ed Enti del Terzo settore), ai conflitti scolastici (numerosi ormai sono i progetti avviati in diversi istituti scolastici sulla gestione esperienziale della conflittualità ed è anche in corso un progetto tra scuole e  Carcere di Latina “penna scaccia pena”) e familiare (nel consultorio è attivo un servizio di mediazione familiare).

La Redazione di LEDmagazine

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