Il 21 marzo non è solo l’inizio della primavera ma di una nuova era in tema di Famiglia e diritti di adozione. A segnare l’importante traguardo è la sentenza n. 33 del 21 marzo 2025 con la quale la Corte Costituzionale apre all’adozione ai single, e dichiara incostituzionale l’art. 29 bis 1° c legge 184 del 1983 secondo cui “il minore ha diritto di crescere ed essere educato nell’ambito della propria famiglia”.
Dalla pubblicazione della citata pronuncia viene dichiarato che anche la singola persona (famiglia monogenitoriale) può adottare minori stranieri in situazioni di abbandono.
Il Caso: La sentenza nasce dal giudizio di legittimità promosso dal tribunale di Firenze su ricorso della sig.ra R. B., donna italiana non coniugata, che aveva presentato allo stesso tribunale dei minori la disponibilità ad adottare un minore straniero. Il tribunale adito ha analizzato la questione di merito individuandone il vero fulcro, ovvero “il minore e i suoi migliori interessi”. Secondo i giudici il divieto fino ad oggi valutato e imposto alle istanze di persone singole “non è più funzionale all’esigenza di assicurare al minore le più ampie tutele giuridiche associate allo status filiationis”, pertanto la persona single è in astratto idonea ad assicurare un ambiente stabile e armonioso al minore anche in contesti non privi di criticità o rispetto a minori che richiedono particolare impegno.
Fino ad oggi la possibilità per i genitori single di adottare un minore era prevista esclusivamente con istanza da presentarsi nel territorio di uno stato estero e solo successiva procedura di riconoscimento dell’adozione nel nostro paese.
Se è vero che una rondine non fa primavera, in questo caso siamo certo sulla strada giusta. La pronuncia del giudice civile un precedente legislativo di fondamentale rilievo: fa cadere un tabù scontratosi finora con lo stile di vita delle nuove generazioni e, ancor più, apre la strada perché presto anche in Italia sia consentito ai single di adottare senza preclusioni.